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domenica 29 marzo 2009

Era la stagione delle piogge...

In molti ci avevano chiesto: "Dove andate? A Cairns? Nooo, è la stagione delle piogge, troverete brutto tempo, è il periodo dei cicloni.." Ma stiamo parlando dello stesso Cairns dove siamo andati noi??? Dieci giorni e nove notti in quel di Cairns ma di cicloni e cattivo tempo neanche l'ombra o meglio in 10 giorni si è permesso di piovere all'incirnca 1 ora e 20 minuti, per il resto sole, sole e ancora sole con grande stupore da parte nostra! 
Allora è chiaro, a quanto pare dopo aver portato la pioggia a Sydney, la pioggia a Melbourne, portare la pioggia in un posto dove in effetti era già la stagione delle piogge sembrava troppo banale e scontato.
Come dicevo sempre a Nicola è stata la vacanza nella vacanza, piccola cittadina Cairns, ma con qualcosa di speciale, che ti fa sentire a casa. E poi le escursioni a Green Island, nella grande barriera corallina e alla Foresta pluviale hanno reso il tutto indimenticabile, soprattutto cose come assaggiare la canna da zucchero o leccare il culo delle formiche e scoprire che sa davvero di limone..
Anche se non è più periodo di pagelle, Cairns si merita un bel 6,5 nel complesso, probabilmente avrebbe preso di più se fossimo venuti verso giugno, luglio, quando durante l'inverno gran parte delle persone si rifugia nel clima mite e caldo di Cairns, ma va bene così!
Adesso di nuovo Sydney, la città che ci ha fatto innamorare di più, per gli ultimi giorni sottosopra...

P.S. A proposito, piccola curiosità, arrivati a Sydney ci siamo diretti al ritiro bagagli in attesa delle nostre valigie, dopo 5 minuti di attesa arriva quella di Nicola e fin qui tutto bene, ne passano altri 4-5 e la mia non si vedeva, ho iniziato a preoccuparmi quando oramai le valigie sul nastro erano ben poche, così mentre mi avvicinavo all'altra parte del nastro mi accorgo che su un carrello, sotto altre 2 valigie, c'era una bella valigia nera molto simile alla mia, con un bel cartellino identificativo verde (dell'alitalia), che per fortuna avevo deciso di mettere alla mia partenza da roma, in poche parole, una coppia si era incarrellata la mia valigia ed era pronta a portarsela a casa!! Ma dico io, capisco che possono esserci trolley simili, ma se vedi che la valigia che prendi dal nastro ha un bel cartellino verde con dentro scritto il nome di qualcun altro non te la porti a casa!!!
Comunque tutto è bene quel che finisce bene, ho ritrovato la mia valigia e questo è l'importante, certo se loro fossero stato dei trafficanti di diamanti avrei fatto volentieri a cambio ma dalle facce non sembravano..e allora meglio recuperare la mia di valigia!
Con tutti i bagagli al loro posto, da Sydney per ora è tutto e ricordatevi: "Occhio alle valigie!"

Barrier Reef

Alla fine ci siamo riusciti..dopo giorni e giorni passati a cercare l'offerta migliore abbiamo preso una decisione!
Si parte con un catamarano a motore dal porto di Cairns, nella giornata sono previste tre immersioni in alcune delle più belle zone della barriera corallina.
Dopo un ora e venti minuti di navigazione gli sguardi dei turisti sembravano rianimarsi alla vista del reef.


Eravamo tutti tranquilli ed esaltati per la prima immersione quando la guida ci ha chiesto i contatti dei parenti da chiamare in caso di attacco di squalo...ma che caxxo non potevano essere più delicati?!
Dopo il briefing, indossiamo l'atrezzatura e ci tuffiamo in mezzo a una miriade di pescioni curiosi..
Subito capisco che sarà una giornata indimenticabile, un pesce napoleone non vuole saperne di andarsene ed accompagna il gruppo per tutta l'immersione, appena arrivati sul fondo troviamo una tartaruga marina intenta a fare uno spuntino in mezzo ai coralli.

 

Sean, la guida, ci fa vedere come trovare le alghe per darle da mangiare dalle nostre mani. 
La quantità di coralli e pesci dai mille colori fa girare la testa, ma per fortuna l'immersione è molto semplice e rilassante, dopo 45 min siamo di nuovo in barca pronti a spostarci in un altro posto.
Il viaggio dura non più di 15min e noi ne approfittiamo per imparare ad usare la macchina fotografica subacquea affittata a bordo.
Le altre 2 immersioni passano veloci, sono tante le cose da vedere e da fotografare che non ci rendiamo conto che la giornata è giunta quasi al termine.



Una cosa simpatica ci è successa quando spostandoci all'ultimo punto d'immersione un uccellino si è fermato a riposare sul ponte di prua, praticamente in mezzo ai turisti, ma quando il comandante ha deciso di dar forza ai motori il vento era talmente forte che il povero uccellino è stato sballottato a destra e sinistra finchè non è finito fra le nostre mani..è rimasto felice e contento fino a che, con lo scafo ancorato ha deciso di riprendere il volo ed andare a pescare con i compagni uccellini!

Ps. Alberto ha anche visto uno squalo e ne ha fotografato mezzo, abbiamo le prove in un fotogramma..non si vede quasi nulla, dovete usare un pò di immaginazione! Però la pinnetta bianca c'è..
 

mercoledì 25 marzo 2009

Coccodrillo+Canguro+Emu = Ozi Trio

Ce lo eravamo ripromessi, mai più canguro dopo la prima esperienza che ci aveva lasciato un pò traumatizzati, ma lo avevamo cucinato noi, ed eravamo convinti che qui in australia ci poteva essere qualcuno un pò più esperto nella cucina di tale sconosciuta carne per noi italiani..
Ma detto questo, quello che volevamo provare ieri sera era la carne di coccodrillo, scusate, con la pelle ci fanno le borsette, gli stivali, e la carne? che fine fa? Qui in australia se la mangiano e pare sia pure alquanto prelibata..
Così ieri dopo essere stati per 20 minuti alla ricerca di un ristorante di cui abbiamo successivamente scoperto la sua inesistenza, abbiamo girato per un pò sull'Esplanada (la via marina), quando una bella fanciulla, cameriera di un ristorante, un tal "Casa de Meze" ci ha attirato e convinto a salire. E' stato un attimo, il tempo di passare da lì e senza sapere come, ci siamo ritrovati seduti al tavolo pronti a ordinare, la potenza delle donne...
Nel menu c'erano i soliti piatti, quelli che trovi in tutti i menu australiani, hamburger, carne, insalate, ma ad attirare la nostra attenzione è stato L'Ozi Trio, un misto di canguro, emù e coccodrillo, servito in salsa di papaya, pomodori e insalata verde, interesting!
Non abbiamo esitato un attimo e subito abbiamo ordinato, ma una carne così raffinata come quella del coccodrillo andrebbe accompagnata da un buon vino, uno di quelli leggeri ma sopraffini, noi ci siamo presi una bella birrazza, non siamo poi così raffinati, questo lo sapete!
Tempo 10 minuti e la cena è servita, bella presentazione, ottima composizione, ma la carne?
Purtroppo erano solo 3 spiedini, uno di coccodrillo, uno di canguro e uno di emu, ora voglio dire non stiamo parlando di coniglio, pollo e agnello ma di tre animali che hanno una certa stazza e questi si presentano con 3 spiedini ma ini ini, il propietario sarà stato genovese...
Premesso questo, il sapore era ottimo, la carne di coccodrillo, bella bianca, ti dava l'impressione di mangiare un misto tra pollo e pesce, il canguro sembrava tutta un'altra cosa rispetto a quello cucinato da noi e l'emù sapeva un pò di canguro (quindi era buono pure lui).
Sicuramente una cena di alta qualità, adesso potremo raccontare di aver provato cibi che in italia è difficile trovare, potremo raccontare della delizia che stuzzica il palato quando assaggi il coccodrillo che quasi ti si scioglie in bocca, ma vi racconto anche che usciti dal ristorante ci siamo fermati 100 metri più avanti e ci siamo presi un bel fish and chips e una volta finito l'esclamazione è stata comune: "Ahhh ora si che sono sazio!"
Detto questo vi consigliamo vivamente di provarli se per caso dovreste averne l'occasione..
Da Cairns per ora è tutto e ricordate che comunque un bel fish and chips dopo un canguro, un coccodrillo e un emù non guasta mica!

lunedì 23 marzo 2009

L'Isola Verde

Purtroppo le raffiche di vento non permettono di uscire sulla barrier reef e così abbiamo deciso di fare una gita a Green Island, una piccola isola corallina di fronte Cairns, parco naturale e area marina protetta. 
Sull'isola c'è la piscina, il ristorante,  l'hotel, il diving center e tutte le comodità che si possono immaginare. Vi chiederete xchè su un isola corallina circondata da uno dei mari più spettacolari della Terra hanno dovuo costruire una piscina..semplice! Per i Giapponesi! Sono incredibili, arrivano a centinaia muniti di macchine fotografiche super-compatte, camminano sulla spiaggia con l'ombrello da pioggia, fanno il bagno vestiti e sono capaci di scattare 20 foto mostrando alla camera 2 lattine di cocacola.
Torniamo all'isola..siamo arrivati alle 9 del mattino morti di sonno e ci siamo subito appisolati sulla spiaggia. Purtroppo il sole qui non perdona e così dopo una mezz'oretta siamo andati a fare un po di snorkeling.
Le mareggiate dei giorni scorsi hanno lasciato l'acqua un po torbida e quindi non abbiamo potuto ammirare al meglio quei gioielli del mare che ci scorrevano tutto intorno, ma qualche emozione siamo riusciti ad averla comunque quando un enorme pesce angelo ci è sfilato accanto o quando la cerniotta, invece di scappare come un razzo in tana, è venuta ad osservare questi strani alieni con il tubo infilato in bocca.. 
Una delle attrazioni dell'isola è la barca con lo scafo di vetro dalla quale è facile ammirare anche i coralli più lontani e colorati, a farci compagna durante il tour è stata una simpatica remora che se ne stava attaccata al fondo della barca in attesa del cibo che veniva lanciato per attirare i pesci (Che c'è di meglio che farsi portare a spasso da una barca con tanto di spuntino ogni 30min?!) .
Nell'isola è stato anche allestito un piccolo acquario, in una della vasche sonnicchiavano due tartarughe imbricate e degli strani pesci guardavano i visitatori con il muso fuori dall'acqua. 
Con un piccolo extra abbiamo anche assistito allo show dei coccodrilli (sull'isola vive un bestione di 5,50 m!). 
Dopo tutte queste attività ci è venuta famuzza e siamo andati a prendere un fish&chips mentre degli uccelli simili a quaglie facevano di tutto per fregarci qualche pezzo di cibo, uno è perfino saltato sul tavolo e quasi entrava nel piatto. Noi gliel'abbiamo detto, fallo di nuovo e presto il piatto forte diventerai tu!!Dopo le esperienze dei giorni passati non facciamo più gli schizzinosi.
Per concludere potremmo parlare della sabbia bianchissima, del sole che spacca e della vegetazione tropicale..ma lasciamo che le foto parlino per noi!

P. S. Ora che se ne è andato Alessandro, c'è Nicola a sostituirlo, è riuscito a perdersi il biglietto del tour dopo solo 15 minuti sull'isola..vabbè può capitare, a chi non è successo almeno una volta, alla fine è solo un pezzo di carta, e grazie alla gentilizza della receptionist se ne è fatto stampare un altro. Ma spiegatemi come si fa a perdere il biglietto 2 volte nella stessa giornata..CAZZONE!!
Per fortuna al ritorno non ce l'hanno chiesto.. 

P.P.S. Ma con quel mare potevo pensare al biglietto?!?!!

domenica 22 marzo 2009

Nostalgia portami via...

Se siete in vena scherzosa cambiate post, magari vedetevi rinco, vedetevi la webcam della spiaggia di Bondi, comunque sia cambiate pagina perché questo è un post nostalgico...alla fine del viaggio ci sta e nn posso fermare questo treno di pensieri che mi assalgono...
Il viaggio qui in Australia è nato quasi per caso ma poi si è rivelata un'esperienza bellissima e divertente!!!
Bellissima perché questa terra, e Sydney in particolare, ti rapiscono come nessun altro paese!!!
Mi mancherà tutto di questi giorni;
le traversate sul Paramatta River dove all'andata la Sydney Opera House mi faceva emozionare ogni volta come se fosse la prima, al ritorno le barche a vela dominavano il letto del fiume con il loro avanzare rilassato e costante in perfetto stile australiano (laid back); la nostra casa e soprattutto il nostro vicinato totalmente italiano che mi faceva sentire a casa, dal market alla pizzeria nessuno escluso; le mille discussioni sul come arrivare a Town Hall (punto di riferimento per tutte le uscite) da qualsiasi punto della cittá, scegliendo ogni volta la strada più veloce che ovviamente non riuscivamo mai a prendere perché non si arrivava mai ad un punto d'accordo; il mitico 504 che ci portava da casa in cittá e viceversa e non lo beccavamo mai all'orario esatto, e quando eravamo alla fermata in orario era in ritardo il bus ovviamente; mi mancherà un sacco la mia "nuova famiglia" a Melbourne che mi ha accolto come un figlio e sono stra-felice di averli conosciuti e spero di non essere stato tanto "smart ass" (vero santo Nicola???) e last but not least i miei compagni di viaggio, amici, fratelli che senza di loro questo viaggio non sarebbe stato così divertente, Alberto e Nicola!!!
Mi mancheranno le corse di Nico dalla fermata del bus a casa quando mancavano 3 minuti alla partenza dell'autobus per tornare a prendere il passaporto o il biglietto (ricordo che eravamo al sesto piano), e mi mancherà prendere a cuscinate Alberto per svegliarlo e i suoi "ahhhh" che mi faceva rimproverandomi per qualsiasi cosa, mi mancheranno le 1000 cene che abbiamo fatto e che ci hanno permesso di condividere dei momento bellissimi e speciali tra noi e con i nostri amici "australiani".

Grazie ragazzi per tutte le risate e gli indimenticabili momenti passati insieme; questo viaggio non lo dimenticherò mai grazie a voi!!!

sabato 21 marzo 2009

Welcome to the jungle

Dopo i primi 2 giorni a Cairns passati in totale relax, tra idromassaggio, piscina, BBQ e serate fuori, come era stato preannunciato, era in programma un tour per la giornata di oggi.
Così alle ore 10, dopo una tropical breakfast, siamo partiti alla volta del turtles tour.
Ci aspettavamo un pulmino pieno di turisti e invece eravamo solo in 3 ad aver prenotato (Io, Nicola e Mya) più ovviamente l'autista-guida (Stu); ma va bene così, ci piacciono le cose fatte in privato...
Così una volta saliti sul bus, ci sono bastati 10 minuti per capire che la guida di normale aveva davvero poco e che sarebbe stata una giornata interessante. 
La prima fermata è stata fatta per mostrarci quanti pipistrelli si dondolano sugli alberi di Cairns, qualcosa di impressionante, sono veramente grossi..poco più avanti c'è stato il primo assaggio della giornata, un mini frutto della passione, ottimo direi! 
Altra novità è stata la pianta "Touch me not" è una pianta molto timida, talmente timida che quando la tocchi si chiude, davvero straordinaria, abbiamo un video che vi mostreremo in seguito.
Siamo così risaliti sul bus e ripartiti per rifermarci poco più avanti a rubare un mango per Mya, la ragazza coreana che viaggiava con noi, aveva una gran voglia di mango, io gliel'ho detto che in Italia è famoso ma che è sposato e che ha una certa età oramai...
Avete mai provato una canna da zucchero? Da oggi potremo dire di averne provata una, addirittura ce la siamo anche portata a casa, buona, bella dolce, sembra quasi zucchero..
Stu ha tirato fuori il macete, l'ha tagliata, pulita e ce l'ha data da mangiare, a quanto pare lui mangia tutto quello che trova, più tardi infatti ci ha fatto assaggiare i "mushroom flowers" fiori che sanno di funghi, davvero deliziosi, ma non vi preoccupate, non erano allucinogeni.

A proposito di funghi, abbiamo avuto la fortuna di trovare un fungo dalla forma particolare, somigliante a un pene eretto, guardate coi vostri occhi.
Successivamente ci siamo diretti alla foresta pluviale, dove vi è una gran presenza di stinging tree, una specie di albero che è considerata tra le più pericolose qui nel nord dell'australia, fortunamente Stu sembrava molto informato su tutto e questa non ce l'ha fatta assaggiare.
Quindi dopo aver gustato una sorta di blu ginger, dal sapore un pò aspro e qualcosa di simile ma decisamente più dolce, ci siamo diretti all'ospedale per una lavanda gastrica..ovviamente sto scherzando, era tutto buonissimo!!
Così dopo esserci rimpinzati di frutti selvatici, piante e fiori raccolti durante il percorso, ci siamo diretti alle cascate, davvero un bello spettacolo, acqua fresca, pulita, la cascata "cascava" in una sorta di vasca naturale, dove ci siamo rilassati, nuotando e facendo qualche tuffo.

Una volta rinfrescati, ci siamo mossi alla volta della "cascata madre" e si, a quanto pare è un vizio di famiglia, se casca la madre figuriamoci la figlia...
Abbiamo dato un'occhiata al fiume e alla cascata madre, e qui arriva la parte più bella, Stu ci ha mostrato le formiche australiane (tagliafoglie), pare che siano dotate di ghiandole che secernono un liquido al gusto di limone, quale occasione migliore per assaggiarle..e così Stu ci ha invitato a testarle, non le abbiamo realmente mangiate, ma gli abbiamo solamente leccato il sederino, e adesso possiamo confermare, sanno proprio di limone!

L'ultimo assaggio ci ha aperto la fame e così Stu ci ha portato in un posto di fiducia dove abbiamo pranzato tutti assieme, ma nessun piatto particolare, solo un hamburger.
Il tour aveva in programma come ultima tappa la spiaggia e così è stata la volta di Trinity beach, la nostra prima volta in spiaggia qui a Cairns, in attesa della barriera corallina, ci siamo dilettati nel raccogliere conchiglie ma soprattutto VONGOLE; domani spaghetti, a un certo punto Stu, si è presentato con 6-7 vongole nelle mani e da lì è iniziata la pesca, adesso sono belle belle, nice nice nell'acqua a riposare, in attesa di essere cucinate domani..
Così dopo aver testato la temperatura dell'oceano qui a Cairns, che a quanto pare si aggira sui 30 gradi, (come dice Nicola la pasta la potevamo calare direttamente là) ci siamo docciati e siamo risaliti sul bus per rientrare alla base.
Un tour gustoso e soddisfacente, abbiamo assaggiato di tutto, eppure sulla brochure diceva che il pranzo non era incluso...

venerdì 20 marzo 2009

Il mio cappello non è in vendita!!!

E' giusto scrivere anche delle curiosità, visto che poi sono le cose che interessano di più voi lettori e allora come avrete notato, qui in australia ho comprato un cappello, che a quanto pare sembra dotato di qualche strano potere magico, perchè ogni volta che lo indosso, sembra che tutto diventi più semplice, come conoscere ragazze..Ieri addirittura un ragazzo mi ha chiesto se potevo prestarglielo per 5 minuti e in cambio mi ha offerto una birra, dopo 20 minuti si è ripresentato chiedendomi quanto volevo per darglielo per il resto della serata, mi ha offerto 50 dollari..
Ma la mia è risposta è stata: "Il mio cappello non è in vendita!" Certo poi se me ne offri 500 se ne può parlare..

Alberto

P.S. A breve proverò a vedere se il cappello riesce anche a farmi offrire una cena..

Cairns, tropical time..

E dopo aver preso la pioggia a Sydney, dopo aver portato la pioggia a Melbourne dove si diceva che non piovesse così da anni, abbiamo ben pensato di spostarci a Cairns dove la stagione delle piogge è ancora in corso, sperando che stavolta trovandoci in un posto dove la pioggia è di casa, possa arrivare anche per noi il momento di prendere un pò di sole...
Rainforest, Grat barrier reef, le attrazioni di Cairns sono tante, per ora ci stiamo dedicando al relax, idromassaggio in albergo, piscina pubblica in centro, BBQ sotto casa e un pò di sole, quando riusciamo a beccarlo, niente male per il momento, domani abbiamo la prima escursione alle Waterfalls, vi faremo sapere come sarà andata nel prossimo post.
Adesso, visto che qui si suda da morire, vado ad aprirmi una bella birra e poi giù all'idromassaggio per una mezzoretta di relax...
Vi ricordiamo che a partire da ieri, uno dei componenti del gruppo ci ha "lasciato" (è ancora vivo, ma domani farà ritorno in Italia..), siamo pertanto rimasti in 2, ma continueremo ad informarvi e a rendervi partecipi del nostro viaggio.
Da Cairns per ora è tutto, a risentirci a domani, o forse dopodomani!

martedì 17 marzo 2009

3 Italiani in jail

Ti ritrovi a Melbourne, passeggiando per le strade del centro, quando ci capita di venire arrestati..
Eh si, strano ma vero ci siamo ritrovati in prigione, e che prigione..quella di Melbourne, voglio dire, mica Cepagatti..Una prigione bella bella; nice nice; grande, con una bella finestra sul cortile, fatta bene insomma! Tutto questo per soli 16 dollari, 16 dollari per essere arrestati, insultati, sbattuti in cella e chiusi dentro per una decina di minuti. 
Beh ci sembrava una di quelle esperienze da provare e così è stato, tutti in prigione per un giorno.
Ed eccovi le foto segnaletiche:
Come potete vedere nessuno di noi, sembrava poi così contento, eravamo entrati nella parte, quasi ci è dispiaciuto quando abbiamo dovuto lasciare la prigione..
Adesso siamo in libertà vigilata, vigilata perchè tra poco torneremo tutti a casa e ci sarà meno libertà e più vigilanza..Ma per adesso è giusto godersi gli ultimi momenti che sia in cella a melbourne o al darling harbour a sydney, poco conta..
Se a qualcuno fosse passato di mente è giusto ricordarvelo, siamo in Australia, penso che a volte non ci facciamo più caso neanche noi...
Il tempo vola e c'è chi comincia a preparare le valigie, il ritorno a casa è sempre più vicino, ma per ora non ci pensiamo, a tempo debito tireremo le somme, e saranno grandi somme degne di un viaggio che probabilmente nessuno di noi dimenticherà mai..
Inizia a intravedersi una vena nostalgica..e credo che questo sia normale, l'Australia fa quest'effetto o forse sarà stata la prigione, un pò come il carcerato quando viene sbattuto in cella, anyway dalla prigione di Melbourne è tutto, venite a trovarci! ;)

Alberto

domenica 15 marzo 2009

Melbourne is coming..coi ritardi del caso

In concomitanza con la partenza per Melbourne, ed il conseguente arrivo nella stessa località si informano i lettori del blog che nei prossimi giorni, visto il cattivo tempo, si potrebbe essere soggetti a ritardi nella pubblicazioni di nuovi post, causa principale mancanza di voglia di scrivere, il cosiddetto blocco degli scrittori...Ci scusiamo per il disservizio, vi informiamo comunque dei fatti principali:
Martedì: Lasagna e cotolette
Mercoledì: Melanzane ripiene
Giovedì: Pasta fresca fatta in casa con sugo e piselli
Venerdì: Pollo con le patate
Sabato:Pizza  
Sabato sera:Alessandro al rientro dalla discoteca, forse a causa di un colpo di sonno fa cadere il cellulare nel tombino di scolo delle acque piovane, il telefonino è stato successivamente recuperato grazie a Nicola ed Alberto, mentre il Sig. Pietrelli continuava a disperarsi...
Domenica: Gnocchi freschi fatti in casa, cotolette e insalata

Il tutto è stato sempre condito da salame, capicollo, pomodori secchi, olive etc..

D'altronde se mangi tutti i giorni così, il blocco dello scrittore diventa naturale..

P.S. Il telefonino è tornato a funzionare domenica mattina, anche se è rimasta un pò d'acqua inside, nei prox giorni proveremo a regalare ad Alessandro un pesciolino, così avrà un telefonino acquario..

Da Melbourne per ora è tutto, un saluto ai nostri lettori belli, belli; nice, nice!!

Alberto
 

mercoledì 11 marzo 2009

Carnevale a Sydney, Special Guest: 3 Italiani Sottosopra

Il carnevale a Sydney abbiamo notato che non si festeggia...a meno che tu non sia italiano!!!
Infatti, tramite le nostre conoscenze australiane, siamo stati invitati ad una "festa in maschera" organizzata dall'associazione IAYA (Italo-Australians Youth Association).
Il nostro gancio è stato la presidente Claudia Muscardo, una ragazza italo-australiana che, tramite questa associazione, si propone di mantenere vive le tradizioni del nostro paese nei giovani australiani con origini italiane.
La serata si è tenuta al Piano Room, lounge bar trandy ed elegante con una fantastica vista sul quartiere di Kings Cross, zona piena di locali e attivissima durante la notte.
Siamo entrati subito nelle atmosfera del carnevale con delle maschere coloratissime che ci hanno fornito al nostro arrivo e a completare il tutto ci ha pensato un buon bicchiere di vino bianco australiano (decisamente meglio il vino italiano...ma ci siamo accontentati).
Abbiamo subito capito che eravamo l'attrazione della serata poichè eravamo gli Italiani (con la I maiuscola) e siamo stati, con grande piacere, inondati di domande sull'Italia, sulla nostra permanenza a Sydney, sui nostri piani futuri, sul perchè rimaniamo così poco in Australia (piccola frecciatina a mamma Laura) ecc.
In questi ragazzi ci ha colpito la voglia e la forza che hanno nel mantenere le tradizioni italiane, la voglia di parlare italiano ovvero di "essere" italiani perchè, diciamola tutta, gli itliani hanno un passo in più!
La serata è proseguita con la cena, a base di Pollo con spinaci per Alessandro e "King fish" con funghi per Alberto e Nicola.

In programma era previsto anche il dolce, ma per problemi in cucina non è stato servito (mannaggia a loro avevo già la bocca pronta per un dolcino!!!).
Una piacevole musica dal vivo ci ha accompagnato per tutta la serata, che verso la fine, ci ha fatto anche fare 4 salti "in pista" sfoggiando fieri le nostre maschere che per la cronaca erano una argentata, una dorata e, quella di Nicola, un improponibile viola!!!(per Nicola la più bella).
Abbiamo concluso l'evento con le classiche foto di rito con tutti i ragazzi che hanno partecipato alla serata e, grazie a queste foto, siamo finiti nella pagina degli spettacoli del giornale italo-australiano "La Fiamma".
Concludendo possiamo dire che, dopo aver partecipato a questa serata, l'impronta italiana è molto più forte di quella che pensavamo al nostro arrivo e questo ci fa sentire sempre più a casa...anche se il vino italiano non ha paragoni!

domenica 8 marzo 2009

E' qui il paradiso??

Sei stanco del solito tran tran? E' finalmente arrivato venerdì e vorresti rilassarti? A quanto pare Manly Beach è il posto che fa per te!
Ci chiedevamo come mai gli abitanti di Sydney parlano così bene di Manly e così abbiamo deciso di farci una capatina.
Come al solito si prende il traghetto e si parte! Il tragitto è lungo ed affascinante, si attraversa tutta la baia ed il panorama cambia drasticamente. Ci lasciamo i grattacieli alle spalle, per passare ad una natura inalterata, fino a vedere l'oceano aperto. Il traghetto ci porta su una spiaggetta ombreggiata da pini enormi e da li si prosegue a piedi passeggiando fra i tantissimi negozietti di Manly.
Quando arrivi in spiaggia inizi a respirare un aria nuova, senti un profumo di paradiso, poi ti guardi intorno e pensi: "Sogno o son desto?" "Son desto, son desto.."
La quantità e la qualità sono i punti cardine della gnocca australiana. Cari ragazzi, questo è davvero il paradiso!
A differenza dell'Italia, dove in un chilometro di spiaggia ci sono dieci stabilimenti balneari ed è necessario essere un giocatore professionista di tetris per stendere il tuo telo, qui in Australia, nonostante la massiva ondata di turismo, le spiagge son tutte libere. Questo ti permette di arrivare a qualunque ora senza doverti preoccupare della confusione (effettivamente problemi di spazio non ne hanno, visto che l'Australia è più grande dell'Europa ma ha un terzo della popolazione italiana).
Per quanto riguarda il mare, anzi l'oceano, Manly non è un posto per surfisti visto che le onde non sono adatte alle tavole dei professionisti, è probabilmente un posto più rilassante dove si può fare una nuotata o immergersi nei meravigliosi fondali oceanici. Di squali e meduse neanche l'ombra (e meno male...), solo tantissime conchiglie e gabbiani.
Noi abbiamo comperato una pallone (numero 5) e ci siamo fatti un partitone a calcio tedesco sulla battigia.
Se dobbiamo esprimere un parere personale, tra le spiagge visitate fino ad ora Manly le batte tutte, possiede le caratteristiche della spiaggia ideale: Puoi tranquillamente giocare a calcio o a beachvolley, puoi rilassarti in spiaggia prendendo il sole, puoi passeggiare sul lungomare o sei hai voglia puoi anche decidere di sposarti (mentre eravamo in spiaggia erano in corso i preparativi per un matrimonio in riva al mare..).
Se pensate di non esservi mai innamorati di una spiaggia, vuol dire che non siete ancora stati a Manly...


sabato 7 marzo 2009

Nuove foto nello Slideshow

Abbiamo inserito un nuovo album nello Slideshow in alto a destra. Troverete tutte le foto della gita alle Blue Mountains..

Un giorno da nababbi...

Ci sono dei giorni in cui ti svegli al mattino e dici: "Ahh oggi non vorrei proprio fare niente, non ho voglia di cucinare, di camminare, etc etc.."
Così si decide che per pranzo, si va a mangiare al ristorante, un bel ristorantino cinese di quelli fatti bene, dove non ti devi sforzare neanche di ordinare, ma sono i camerieri a passare per i tavoli con una vasta gamma di piatti, lasciandoti solo il disturbo di scegliere. Purtroppo per mangiare te la devi vedere tu, non ti imboccano, ma va bene così.
Finito il pranzo, per una modica cifra di 14€, ci sentiamo abbastanza soddisfatti, pieni e con quel leggero senso di assopimento, ci vorrebbe proprio un bel riposino..
Ma in un giorno da nababbi, un riposino sarebbe troppo banale e scontato, bisogna pensare a qualcosa di più originale e qui si accende la lampadina:
"Sai che ci vorrebbe adessso? Un bel massaggino thailandese.."
Così dopo una rapida ma accurata ricerca in rete, siamo andati finire nel primo centro di massaggi Thai che abbiamo incontrato per strada (tanto per rimanere accurati).
Con soli 30€ abbiamo ricevuto un'ora e mezza di pura goduria (massaggio ai piedi e al corpo), questa si è che vita da nababbi..


P.S. Pranzo in uno dei migliori ristoranti cinesi nel centro di Sydney, 14€ con mastercard.

Massaggio Thailandese della durata di un'ora e mezza, 30€ con mastercard.

Quella sensazione di benessere che ti attraversa tutto il corpo dopo un massaggio thai non ha prezzo, per tutto il resto c'è mastercard.

Prossimamente su Chisti Simu...

Cari lettori del nostro blog, vi informiamo che nella puntata del 12 marzo di Chisti Simu ci saremo anche noi con un'intervista a una promessa del calcio.
Per chi non conoscesse la trasmissione, si tratta di una trasmissione locale reggina incentrata appunto sulla Reggina Calcio, la potrete seguire su telereggio, tv locale reggina e anche su sky canale 869 alle 10e30 del mattino cmq controllate bene l'orario, in alternativa c'è anche il sito internet: www.chistisimu.tv

Non perdetevelo!

martedì 3 marzo 2009

Pronti al rock di Rinco Star?

Direttamente dal Festival della canzone Australiana....Rinco Star!!!


Rinco è tornato!

Ecco a voi il Rinco che avete sempre voluto.....Don Rinco!!!

lunedì 2 marzo 2009

Nel Blu dipinto di blu....

Quale turista colto, serio e ben informato sui fatti si reca a Sydney senza fare una capatina alle famigerate Blue Mountains? Noi data la nostra alta professionalità non abbiamo mancato questo appuntamento. Dotati di una guida d'eccezione, tipica ragazza australiana originaria del posto locale situato in loco, (2 stelle artois di fila fanno questo effetto) siamo partiti in mattinata, mattinieri alla volta delle montagne blu.
Due ore di macchina e passa la paura, se non sei tu a guidare, visto che qui con la guida a destra, ad ogni curva ti sembra di morire. Per dovere di cronaca, la nostra guida si chiama Caragh, ma non pronunciate il gh potrebbe arrabbiarsi e perdere le sue sembianze angeliche...
Arrivati sul posto, la prima sosta è a casa dei genitori di Caragh, una pausa giusto per un caffè e qualche toast prima di cominciare la scalata al successo. Ci addentriamo così nella foresta australiana, con i rischi del caso, siamo stati allo zoo e siamo a conoscenza della pericolosità di ragni e serpenti, qui possono essere mortali..ma noi abbiamo la nostra guida locale, che ci ha informato sul da farsi nel caso in cui ci si trovasse in presenza di uno di codesti simpatici animaletti. Eccovi il video, così se mai doveste venire in australia sarete pronti anche voi!!



Dopo 3 ore di camminata, di ste Blue Mountains neanche l'ombra, anche se le cascate e i paesaggi che incontriamo lungo il percorso sono qualcosa di straordinario.


E proprio quando meno te lo aspetti, basta scendere una scalinata e ti ritrovi davanti a una di quelle meraviglie naturalistiche che ti lascia senza parole, rullo di tamburi, signori e signore ecco a voi le "Blue Mountains".


La nostra guida ci ha detto che il colore azzurro deriva dalla sottilissima nebbia prodotta dall’evaporazione dell’olio che fuoriesce dagli eucalipti. In lontananza questa nebbiolina dà alla catena montuosa un aspetto serenamente azzurro. A mio modesto parere sono le esalazioni degli olii di eucalipto a far credere ai turisti di vederle azzurre, in effetti noi ci sentivamo un pò più "serenamente azzurri".
Dopo aver ammirato il panorama e scattato le dovute foto ci siamo spostati verso la Jamison Valley, dove ci aspettavano "le 3 sorelle", una a testa...ma cosa avete capito?? Maliziosi!



Si tratta di 3 imponenti rocce che si ergono dalla vallata. La leggenda narra che le rocce (inizialmente 7) erano le figlie di uno stregone, che per difenderle dalle ire furiose di un mostro, decise di dar loro questa forma, ma fu poco attento, perse il suo bastone magico e non riuscì più a farle tornare alle sembianze umane.
Secondo me è una cazzata, noi di bastoni nella foresta ne abbiamo visti tanti, posso credere che manco uno era magico? E poi voglio dire, uno stregone serio avrebbe avuto un bastone di riserva. Certo che non ci sono più gli stregoni di una volta.. Comunque la leggenda è leggenda, chi ci vuole credere ci creda!!

Le Pagelle di Pietrelli e Porpiglia

Guida (turistica): A destra, bene in autostrada, ma c'è da tenere in considerazione che il cambio è automatico, sarebbe da valutare con cambio manuale, nel complesso soddisfacente, grazie Caragh, VOTO 8.

Blue Mountains: Noi di montagne ne abbiamo viste tante, ma così blu è la prima volta, VOTO 8.

Fauna Locale: Come il trucco, c'è ma non si vede e a noi questo.."Ci piace!", VOTO 8.

P.S. Per chi non dovesse scorgere dalle nostre foto il blu delle montagne, abbiamo portato con noi una boccetta di olii di eucalipto, provatela e vedrete come tutto diventerà più blu...

Vengo anch'io! No tu no!

Non si può vivere due mesi in Australia senza dare un'occhiata alla fauna selvatica locale.. L'occasione ci si è presentata sabato mattina, quando a causa del mal tempo, la giornata in spiaggia è andata a farsi benedire. 
Basta qualche minuto di traghetto dal centro per raggiungere una delle baie più affascinanti di Sydney: una spiaggia di sabbia bianca, con vista sulla city e alle spalle un bosco lussureggiante. Appena scesi dal traghetto, guarda un pò il caso, non piove più e c'è un sole che spacca le pietre. Ma ormai siamo qui e c'è un bus che ci aspetta per portarci all'ingresso del Taronga Zoo. 
Inaugurato nel 1916 lo Zoo di Sydney ospita flora e fauna di ogni genere e proveniente da tutto il mondo.
Superata la burocrazia iniziale ed acquistati i biglietti iniziamo il tour nella sezione degli animali acquatici: La foca-leopardo, il più grande predatore dell'Antartide si crogiola al sole e non vuole saperne di muoversi, mentre nella vasca adiacente i piccoli pinguini australiani si divertono a tuffarsi e scappare in tutte le direzioni.
Arriviamo giusto in tempo per ammirare i Gorilla alle prese con il pasto giornaliero.
 Il capo dei capi, nonchè unico maschio del gruppo (lui si che se la passa bene), è conosciuto come silverback per il suo culone grigio argento. Ogni suo desiderio è un ordine, chi non vorrebbe essere al suo posto: mangia, dorme, e fa sesso quando ne ha voglia, questa si che è vita!!
Siamo poi passati alla zona "Wild Australia", è proprio molto australiana e poco wild: i canguri
 dormono, l'emu dorme, i koala dormono, i dingo riposano e l'ornitorinco non c'è..e che caxxo!

Ma ci siete mai stati allo zoo di Praga?! Li gli animali saranno pur stati cechi, ma almeno erano attivi!
E' arrivato il momento di dare un'occhiata agli uccelli..e non siate maliziosi, questi volano!

Gli animali notturni, gli unici che dovrebbero dormire di giorno, sono svegli. E' proprio tutto sottosopra..
Cogliamo l'occasione per farci scattare una foto tutti insieme davanti al recinto delle giraffe.

Siamo dentro ormai da due ore..è arrivato il momento di una bella cochina fresca prima di passare al rettilario.

L'Australia vanta undici dei quindici serpenti più velenosi del mondo..paura eh??
E comunque, cosa ci si può aspettare da uno zoo:
due coccodrilli, un orangotango, due piccoli serpenti, un'aquila reale, un gatto, un topo e un elefante, non manca più nessuno..
ma sti caxxo di leocorni? Si vede che non siete mai stati allo zoo di Praga..